L’uso delle bacchette per mangiare. Alle radici della tradizione
L’uso delle bacchette per mangiare sembra, agli occhi di noi occidentali, una cosa piuttosto bizzarra e incomprensibile.
Afferrare il cibo tra due barrette di legno tenute tra le prime tre dita richiede abilità ed esercizio, almeno all’inizio. Per noi, abituati a tagliare il cibo con il coltello e ad infilzarlo con la forchetta, sicuramente richiede anche pazienza.
Ma per quale motivo la cucina cinese utilizza le bacchette cinesi anziché coltello e forchetta?
Il motivo affonda le sue radici nella tradizione e nella cultura cinese, al suo rapporto con il cibo e con l’alimentazione.
La tradizione nell’uso delle bacchette cinesi
Le bacchette, a differenza delle nostre forchette, non “infilzano” il cibo ma sono utilizzate per prenderlo delicatamente, senza modificarne le caratteristiche spezzettandolo o bucandolo.
In Cina, infatti, “infilzare” il cibo o “tagliarlo” una volta presentato sulla tavola è considerato sconveniente ed offensivo verso il cibo che invece va trattato con grazia e delicatezza.
Usare le bacchette rappresenta, quindi, un atto di rispetto nei confronti del cibo e della sua natura e forma.
Sminuzzare il cibo
L’uso delle bacchette è possibile anche grazie alle abitudini della cucina cinese che tratta i cibi sminuzzandoli minutamente prima ancora di cuocerli.
Sminuzzare il cibo consente di cuocere in modo appetitoso e “saporito”. Abbrevia, inoltre, i tempi di cottura e, di conseguenza, riduce i costi connessi alla cottura stessa.
Nella cucina cinese non avviene, quindi, come nella nostra cultura, di ridurre le dimensioni del cibo dopo la cottura. Diventa per questo inutile il coltello a tavola.
La presenza del coltello è invece prioritaria in cucina, durante la preparazione, proprio per il grande lavoro di sminuzzare e preparare il cibo prima della cottura. Anche il modo di tagliare il cibo segue precise regole, in base al tipo di alimento e alla sua natura.
Autrice: Laura Vanni
Laura Vanni divulga la medicina cinese attraverso i Social e attraverso corsi e seminari in presenza e online. E’ operatrice Tuina e tecniche integrate con formazione aggiuntiva nella riflessologia facciale vietnamita. E’, inoltre, insegnante di Qi gong e Taijiquan certificata SNaQ all’interno della Hung Sing Kung Fu Academy. Ha studio a Ladispoli (RM) e realizza consulenze personalizzate a distanza in Italia e all’estero il cui obiettivo ultimo è promuovere consapevolezza energetica e mettere a punto soluzioni su misura per l’autotrattamento con gli strumenti della medicina cinese. Nel suo percorso di consulenza pone attenzione particolare agli aspetti relativi alla crescita e all’evoluzione personale avvalendosi delle preziose letture della tradizione cinese e delle competenze derivanti dalla sua formazione in sociologia e nella psicologia sociale (suo precedente lavoro fino al 2009).
E’ autrice del blog https://www.lauravannimedicinacinese.it e di numerose pubblicazioni in tema di medicina cinese. Il suo ultimo libro è “Otto pezzi di broccato. Qi gong per il tuo benessere” pubblicato da “L’età dell’Acquario”.
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