Moxibustione sull’agopunto CV8 Shenque (con video)
La moxibustione (detta anche “moxa”) è una tecnica complementare di trattamento della medicina cinese che prevede l’applicazione di calore su determinate aree del corpo.
La moxa consente di trattare squilibri energetici o di prevenirli stimolando gli agopunti dei Meridiani energetici. Ciò consente di riequilibrare l’energia degli organi e dei visceri (detti Zang fu) o, detto più in generale, di riequilibrare il bilanciamento tra lo Yin e lo Yang nell’organismo.
Le origini di questa tecnica in Cina risalgono ad almeno tremila anni fa.
Le azioni che il calore della moxibustione può esercitare cambiano a seconda dei punti di agopuntura su cui viene impiegata. Queste azioni sono numerose, varie ed importanti.
La scelta degli agopunti da stimolare con la moxibustione richiede la competenza di un operatore specializzato in questa pratica, in grado di valutare l’opportunità dei punti in base alla condizione energetica del ricevente ed evitare quelli potenzialmente controindicati.
Ci sono alcuni agopunti divenuti ormai famosi per la loro azione in moxibustione.
Per fare un esempio, tra le funzioni più note della moxibustione c’è quella del rafforzamento dell’energia vitale, in un’ottica di prevenzione.
Per questa azione è nota l’applicazione della moxibustione sull’agopunto ST36 Zusanli, punto molto importante da trattare non solo in moxa ma anche in digitopressione per equilibrare e tonificare l’energia dello stomaco.
Moxibustione sull’agopunto CV8 Shenque
In questo articolo prendiamo in considerazione l’azione della moxibustione sull’agopunto CV8 Shenque (“torre di guardia dello Shen”), coincidente con l’ombelico.
Questo agopunto ha la particolarità di non essere mai trattato in agopuntura ma esclusivamente in moxibustione (come vedremo in questo articolo) o con tuina (sfioramento con dita o palmo, pressione, eventualmente anche palmare, leggera, favorendo il calore sul punto durante la tecnica, vibrazione lieve).
E’ un punto di tonificazione e rafforzamento.
Riscalda e tonifica lo Yang, favorendo le funzioni di trasporto e trasformazione del sistema Milza-Stomaco.
Più precisamente, le indicazioni in medicina cinese sono:
- restaurare lo Yang
- arrestare il flusso controcorrente del Qi (per esempio in caso di vomito / Qi ribelle di stomaco)
- arrestare la dissipazione dell’energia
- dolore addominale/diarrea da freddo
Quando usare CV8 in autotrattamento moxa senza avere competenze di medicina cinese?
Questo agopunto può essere utile anche a chi ha poca competenza con la medicina cinese in almeno due situazioni acute:
- la diarrea acuta
- il vomito acuto
Attenzione! In entrambi i casi è indispensabile che prima di procedere con la moxibustione su CV8 per bloccare la diarrea/vomito sia accertata la causa della manifestazione.
Sia il vomito che la diarrea acuti rappresentano, infatti, manifestazioni importanti che possono indicare situazioni anche gravi. In alcuni casi, peraltro, costituiscono meccanismi di autoregolazione del nostro organismo e non vanno ostacolati, anzi favoriti (pensiamo al caso di un’intossicazione).
L’inibizione di questi meccanismi quindi è bene che avvenga solo su indicazione del medico, dopo aver appurato il motivo degli episodi ripetuti di vomito/diarrea e dopo aver valutato la situazione specifica.
Come fare
Per i consigli pratici e le attenzioni da osservare nella pratica della moxibustione rimandiamo al nostro articolo “moxibustione per principianti. Aspetti pratici”.
Vediamo ora nello specifico la moxibustione dell’agopunto CV8 Shenque.
Occorrente
E’ necessario avere a disposizione un luogo per sdraiarsi comodamente scoprendo in parte l’addome.
Preparare preventivamente il seguente materiale:
- una manciata di sale fino da cucina
- 3-9 coni di lana di moxa della dimensione di circa 2 cm (da preparare in anticipo)
- 1 accendino
- 1 posacenere di metallo o ceramica (no plastica, o eventualmente aggiungere un filo d’acqua all’interno)
Una difficoltà per chi non è esperto, può essere quella di creare i coni di lana di moxa.
Se non sai come procedere ti consiglio di guardare questo video che mostra come crearne uno. La lana di moxa è facilmente reperibile anche on line in confezioni estremamente convenienti.
Eventualmente, nel caso in cui tu non riesca proprio a confezionare questi coni, puoi eseguire questa tecnica anche utilizzando piccoli segmenti di un sigaro di moxa.
I sigari di moxa sono facilmente reperibili on line e sono utilizzabili anche per altre applicazioni, come per esempio viene illustrato nell’articolo “Moxibustione per principianti. Aspetti pratici”
Procedimento
- per prima cosa riempire l’ombelico di sale fino a creare una superficie piana utilizzando la punta delle dita
- porre sopra al sale il cono di moxa e accenderne l’apice assicurandosi di avere a portata di mano il posacenere
- attendere che la lana di moxa si consumi, osservando attentamente il processo (non distrarsi)
- quando la parte bruciata della moxa si avvicina alla base (dove è il sale) si avvertirà il calore più intenso. Quando resta poca lana non combusta sollevare velocemente il cono e gettarlo nel posacenere che si è nel frattempo posizionato vicino all’ombelico
Si utilizzano generalmente da 3 a 9 coni in base alla necessità. Se si avverte un calore urente, togliere subito il cono e sostituirlo.
Per togliere il sale dall’ombelico, una volta finito il trattamento, è sufficiente poggiare il proprio palmo sull’ombelico stesso, alzarsi dal letto o divano e spostarsi in una zona in cui poter far cadere il sale senza sporcare inutilmente (per esempio al di sopra del lavandino). Se si è impossibilitati ad alzarsi, ruotare lateralmente e far cadere il sale su un foglio che si sarà preparato al proprio fianco.
Nel caso in cui si abbia diarrea acuta da freddo può essere utile interporre una fettina di zenzero (0,2-0,5 cm di spessore) anziché il sale.
Si tenga conto che il fumo della moxa è piuttosto intenso e può risultare fastidioso. Prima di iniziare questa pratica assicurarsi quindi di aver tolto tessuti in eccesso (in cui l’odore della moxa tenderebbe a permanere a lungo) e di poter areare poi il locale per alcune ore.
Approfondimenti
Se non conosci la moxibustione e desideri approfondire questa tecnica complementare della medicina cinese ti consiglio di leggere questo ebook:
Il video
Ti consiglio di guardare questo video che mostra la procedura che ti ho descritto nell’articolo.
In più, pubblicherò presto un ebook dedicato alla moxibustione in autotrattamento per “non addetti ai lavori”. Se sei interessato ad essere aggiornato su questa e sulle altre mie iniziative iscriviti alla newsletter sul mio sito.
Attenzione
Attenzione. La moxibustione non costituisce trattamento sanitario. In caso di malessere e di diarrea o vomito acuti rivolgersi al proprio medico curante.
I disturbi citati negli articoli vengono considerati esclusivamente da un punto di vista energetico. I trattamenti eventualmente indicati si intendono come trattamenti energetici per favorire il riequilibrio dell’organismo e il benessere generale della persona a 360 gradi. Le indicazioni in termini di alimentazione vanno intese nell’accezione energetica della medicina cinese. Le sequenze di autotrattamento eventualmente illustrate NON devono intese come terapia di cura, per la quale dovete rivolgervi al medico.
Autore: Laura Vanni
Laura Vanni è operatore tuina-medicina cinese con diverse specializzazioni. E’, inoltre, istruttore certificato SNaQ (sistema nazionale di qualifiche degli operatori sportivi adottato dal CONI) di qi gong e taijiquan stile Yang presso la Hung Sing Martial Arts Kung fu Academy. Precedentemente ha conseguito la laurea in sociologia e il dottorato in metodologia delle scienze sociali e politiche lavorando per circa 15 anni nel settore della ricerca sociale e di mercato. Ha scritto diversi libri divulgativi sui temi della medicina cinese, della meditazione e del qi gong.