意 yì intenzione e agopuntura
Qual è il legame fra intenzione e agopuntura nella visione della medicina cinese?
Iniziamo dal significato del carattere cinese che traduciamo con “intenzione“.
意 yì nella lingua cinese significa in generale “significato”, “idea”, “volere”, “desiderio” “intenzione”.
Il carattere è formato da 音 (yīn) ‘suono’ e 心 (xīn) ‘cuore’.
“Il suono nel cuore”, laddove il suono è in relazione alla milza secondo la medicina cinese.
In medicina cinese 意 yì acquista il senso di
ciò che il medico desidera e concepisce consapevolmente, ciò che vuole, ma anche ciò che avviene attraverso una sorta di focalizzazione della coscienza (Scheid and Bensky, 1998).
Sun Si-miao scrisse:
La medicina è intenzione (yi). Coloro che sono abili nell’usare l’intenzione sono buoni medici” (Scheid e Bensky, 1998).
Intenzione e agopuntura: un legame a filo doppio
E’ nota una considerazione attribuita all’agopuntore Guo Yu, che era famoso per le sue abilità:
Ora, quando si tratta di trattare i nobili, essi mi guardano dall’alto della loro condizione e sono pieno di ansia per me, in quanto il mio modo di fare potrebbe non piacergli. Anche se l’agopuntura richiede precisione, con loro sono spesso in errore. Sono gravato da un cuore pieno di trepidazione, e la mia volontà si indebolisce. Quindi l’intenzione (yi) non è completamente lì. Considera quale influenza ha sul trattamento del disturbo. Questa è la ragione per cui non posso portare una cura (Zhou, 1983).
Il Su Wen suggerisce il tipo di condizione interna e sensibilità necessaria nel medico nel momento dell’agopuntura:
Il medico deve essere come un il balestriere che preme il grilletto nel momento esatto, non un istante troppo presto, non un istante troppo tardi, con una attenzione come se stesse tenendo a bada una tigre, la mente ignara di tutte le altre cose
L’importanza dell’intenzione e, quindi, la differenza di trattamento tra un agopuntore e un altro, può facilmente portare gli scettici a parlare dell’intenzione come qualcosa di simile all’effetto placebo.
Ciò in parte è vero. Nel senso che una quota del risultato terapeutico dipende dalla condizione interna ed esterna trasmessa dal medico e recepita dal paziente, il quale potrà o meno attivare ulteriori risorse di guarigione.
Questo non significa che una mera stimolazione “meccanica” dei punti di agopuntura non ottenga risultati, ma solo che il risultato può essere potenziato dalla condizione mentale del medico, e quindi cambiare da medico a medico.
Intenzione e agopuntura: il risultato
Oltre al significato generale di “intenzione” per come è stato descritto brevemente, un altro aspetto è legato all’intenzione specifica di ottenere un risultato.
Per avere una forte intenzione di conseguire un effetto specifico bisognerebbe avere:
- una visione chiara dell’obiettivo terapeutico, per esempio la guarigione della malattia del paziente
- l’azione (l’applicazione degli aghi, nel caso specifico) deve essere chiaramente legata all’ottenimento del risultato atteso, per esempio la risoluzione “come se fosse già avvenuta” di un dolore
- la stessa scelta dei punti deve essere legata all’azione richiesta, senza tentennamenti. Per esempio, se voglio trattare una nausea, la scelta di PC6 Neiguan deve essere legata alla inossidabile certezza che sia il punto giusto per ottenere il risultato.
Chiudo ricordando quando chiesi al mio Maestro di Agopuntura come mai fosse un praticante di Qigong. e la sua risposta che fu proprio “per ottenere risultati migliori nei miei pazienti.”
Autore: Vito Marino, medico agopuntore e praticante di qigong e taijiquan
Ultima revisione 15/05/2019