Cistite acuta e cronica in medicina cinese. Cause e autotrattamento
La cistite è un’infiammazione della vescica urinaria.
Come noto, uno dei sintomi più noti e comuni della cistite è, sicuramente, il bruciore e lo stimolo continuo ad urinare.
Questo sintomo si può accompagnare ad altri disagi come il dolore e il senso di pesantezza nella parte bassa dell’addome e, a volte, la presenza di sangue nelle urine. Può, inoltre, essere presente anche la febbre.
Al di là dei sintomi soggettivi, il modo migliore per una diagnosi di cistite resta l’esame delle urine o altri accertamenti. Per questo, se avverti uno di questi disturbi, puoi rivolgerti al tuo medico di base che ti prescriverà l’esame più adatto al tuo caso.
La causa della cistite
La medicina occidentale ha individuato la causa prevalente della cistite nella proliferazione batterica. La cistite batterica si manifesta a causa di una invasione acuta o cronica da parte di germi intestinali. Questi microorganismi (tra i più noti troviamo l’Escherichia coli) risalgono l’uretra e raggiungono la vescica generando l’infiammazione.
Sono tante le fonti anche in internet che possono spiegarti i fattori che favoriscono questo meccanismo. Molti siti indicano, inoltre, rimedi naturali in termini di alimentazione e fitoterapia. Non ti parlerò, quindi, dei mirtilli e i semi di pompelmo – che, per esempio, possono aiutarti a contrastare questa infiammazione – ma concentrerò l’attenzione sull’approccio della medicina cinese.
La cistite in medicina cinese. Quadri energetici, alimentazione e autotrattamento
In questo articolo prenderò in considerazione il punto di vista della medicina cinese da tre punti di vista:
- quadri energetici connessi al manifestarsi della cistite
- consigli di alimentazione (dietetica cinese)
- autotrattamento con la riflessologia facciale vietnamita
Tutto quanto indicato in questo articolo fa riferimento esclusivamente ai principi della medicina cinese, ovvero di una disciplina olistica non convenzionale.
Inquadramento energetico, consigli di alimentazione e autotrattamento di riflessologia facciale non intendono essere un suggerimento alternativo alle cure mediche e ai trattamenti sanitari che il tuo medico potrà consigliarti in caso di cistite.
Quadri energetici connessi alla cistite. Sintomi e consigli di alimentazione energetica
A differenza della medicina occidentale, la medicina cinese non parla di “malattia” ma di “squilibrio energetico” che – a sua volta – si manifesta in quello che noi occidentali definiamo “malattia”.
Un determinato squilibrio energetico può essere causa (“radice”) di diverse malattie apparentemente non in relazione tra loro.
Allo stesso tempo, una stessa malattia può avere, come origine, più tipi di squilibrio energetico (sindromi).
Fatta questa importante premessa, anche nel caso della cistite non potremo parlare di una “causa” ma di uno squilibrio energetico (per la verità – come vedremo – più di uno) che può favorire il suo manifestarsi.
La differenziazione dei diversi squilibri energetici è fondamentale per la scelta del sistema di trattamento più idoneo.
Questa differenziazione avviene grazie al lavoro del medico-operatore di medicina cinese mediante un processo detto “valutazione energetica” che comprende, tra l’altro, l’osservazione della lingua e la palpazione dei polsi.
In medicina cinese la cistite viene generalmente attribuita a diversi possibili quadri energetici.
Le sindromi prevalenti che prenderemo in considerazione in questo articolo sono:
- Umidità-Calore
- Umidità-Freddo
Ognuna di queste condizioni:
- può associarsi ad una cistite con una sintomatologia differente
- richiede un approccio diverso dal punto di vista del trattamento energetico, qualunque sia la tecnica prescelta (in prevalenza agopuntura, tuina, dietetica cinese e fitoterapia).
In altri termini, anche se si tratta sempre di cistite, ogni cistite è diversa dall’altra. E’ indispensabile, quindi, riconoscere la situazione che c’è alla base (quadro energetico) per poter intervenire in modo mirato.
Umidità-Calore del jiao inferiore
Sintomi:
- minzione dolorosa e bruciante
- urine scarse, cariche, maleodoranti
- tendenza alla ritenzione (spesso minzione in due tempi)
- sensazione di pesantezza
- la palpazione sopra la vescica aumenta il dolore
- sete
- febbre
- lingua rossa, con patina gialla e viscosa, soprattutto nella zona del jiao inferiore
In caso di Umidità-Calore nel jiao inferiore è indispensabile procedere in tre direzioni:
- trasformare l’Umidità
- purificare il Calore
- disostruire il jiao inferiore
A tal fine, secondo la medicina cinese l’alimentazione dovrà:
- evitare cibi umidificanti e, al tempo stesso, eccessivamente caldi
- favorire, al contrario, gli alimenti di natura fresca o fredda, in grado di bilanciare il Calore interno.
Alimenti da evitare:
- cibi di natura calda o tiepida (spezie piccanti, bevande alcooliche…)
- zuccheri e dolciumi
- grassi di origine animale
- insaccati
- fritture
- cibo in scatola
Alimenti da favorire:
- cibi di natura fredda o fresca idonei per bilanciare il Calore interno e drenare l’Umidità (tarassaco, germogli di soia e bambù, cetriolo, ravanello, orzo, latte di soia…)
Umidità-Freddo del jiao inferiore
Sintomi:
- urine urgenti, abbondanti e pallide (a volte anche torbide), gocciolamento dopo la minzione, incontinenza
- dolore e peso nella zona della vescica e miglioramento dopo la minzione
- miglioramento con il massaggio e l’applicazione di calore localmente
- sensazione di freddo
- rigidità e sensazione di freddo nella zona lombare
- lingua con patina bianca e viscosa, soprattutto nella zona del jiao inferiore
In una condizione energetica di questo tipo l’obiettivo sarà quello di:
- trasformare l’Umidità
- eliminare il Freddo
- disostruire il jiao inferiore.
In questo caso, i cibi da evitare saranno quelli di natura Fredda o fresca, a favore di quelli di natura Calda o Tiepida.
Alimenti da evitare:
- cibi di natura fredda o fresca (inclusi alimenti crudi o alimenti serviti freddi)
- latte e latticini
- grassi
- zucchero e dolciumi in genere
- frutta succosa (per es. arancia)
Alimenti da favorire:
- legumi (fagioli azuki in particolare)
- zenzero
- aglio
- alimenti per tonificare lo Yang del Rene (carne di agnello, pollame, gamberi, noci, castagne, chiodi di garofano, cannella, rosmarino…)
Altri possibili quadri energetici in caso di cistite
Oltre ai quadri prevalenti di Umidità-Calore e Umidità-Freddo, la medicina cinese individua altre situazioni energetiche potenzialmente connesse alla cistite.
Queste condizioni energetiche hanno, generalmente, anche altre manifestazioni oltre la cistite stessa, anche se spesso il soggetto non se ne rende conto o le ritiene poco importanti e non da segnalare.
Questi altri quadri energetici sono:
- Fuoco epatico
- Stasi di sangue
- Fuoco di Cuore
- Deficit dello Yang del Rene
Riportiamo di seguito i principali sintomi di ciascuno.
Fuoco epatico
- dolore alla minzione
- sintomi che peggiorano con lo stress e in fase premestruale
- giovamento con il massaggio locale e dopo la minzione
- getto urinario senza forza e con sensazione di non completo svuotamento della vescica.
In caso si associ una stasi del Qi epatico, si avranno, probabilmente, altri segni concomitanti alla cistite.
Questi segni sono a carico della stasi del Qi epatico e di un eventuale risalita di Yang, ovvero:
- cefalea
- oppressione toracica
- tensione e nervosismo
- sindrome premestruale nelle donne
Stasi di Sangue
- dolori trafittivi, violenti
- minzione dolorosa e frequente
- urine scure e torbide
- tracce di sangue
- lingua violacea
Fuoco di Cuore
- turbe dello Shen (disturbi emozionali)
- lingua con punta rossa e/o fessurata al centro fino alla punta
- manifestazioni associate al Fuoco epatico
Deficit dello Yang di Rene
Stessi sintomi di Freddo-Umidità e Deficit dello Yang di Milza ma più accentuati:
- urine chiare e abbondanti
- necessità di urinare più volte la notte
- leucorrea chiara e fluida
- freddolosità diffusa
- edemi agli arti inferiori
- lingua pallida
- polso profondo in zona Reni
Autotrattamento in caso di cistite
In presenza di cistite, la riflessologia può aiutarci stimolando il nostro organismo a tornare in equilibrio.
Risultati significativi a 360 gradi possono essere ottenuti sottoponendosi a cicli di trattamento con agopuntura o tuina.
Oltre al lavoro del medico-operatore di medicina cinese, è possibile, inoltre, intervenire in prima persona, con l’autotrattamento, imparando a stimolare alcuni punti riflessi importanti per l’apparato urogenitale.
Stimolare i punti riflessi del viso con la riflessologia facciale vietnamita
Per l’autotrattamento prendiamo in considerazione la riflessologia facciale vietnamita (Diem Chan), la quale consiste in un sistema di stimolazione di punti-riflesso del viso.
Così come altri sistemi olistici, la riflessologia facciale non può sostituire le cure mediche ma può offrire un sistema per potenziarne gli effetti e migliorare il benessere generale.
Quali aree stimolare?
Le aree del viso che corrispondono alle zone in oggetto (apparato urogenitale) e ad altre zone utili ai fini del riequilibrio che stiamo trattando, sono quelle comprese tra il naso e il labbro superiore e il mento, con in aggiunta alcuni altri punti utili di lato alle ali del naso e sulla guancia destra, in linea con la verticale che passa per la pupilla destra quando guardiamo dritto avanti a noi e la base del baso (vedi la foto successiva).
In queste aree si concentrano punti che hanno attinenza con la zona uro-genitale e con il Fegato, la cui energia è spesso determinante nel trattamento degli squilibri a monte di questa manifestazione.
Come stimolare le aree del viso?
Anche se la stimolazione dei punti e delle aree facciali può essere fatta semplicemente utilizzando le dita, la stimolazione è più efficace se effettuata utilizzando l’estremità arrotondata di un qualsiasi oggetto di uso comune.
Possono essere utili allo scopo oggetti come estremità di alcune penne, utensili per lavorare la creta, uncinetti o altro, secondo la tua fantasia e la tua disponibilità in casa.
Nella foto seguente, per esempio, vedi il confronto tra lo strumento professionale (nero) e un attrezzo utilizzato in genere per la cura delle unghie (verde).
Nella foto seguente, invece, ti passo l’idea di utilizzare attrezzi come quelli utilizzati per il cake design (puoi trovarli nei piccoli bazar o mercatini in confezioni con molti pezzi diversi per 1 o 2 euro).
Nel video che segue ti mostro come stimolare le aree indicate nella foto.
Sensazioni durante l’autotrattamento
Potrà capitare che alcune delle zone e punti che vai a stimolare siano dolorose. In presenza di infiammazione questo è quasi certo, più che probabile.
Il dolore in medicina cinese indica la presenza di uno squilibrio e ci dice che c’è bisogno di questa stimolazione.
Non avere timore a stimolare le aree dolorose perché il dolore indica proprio la necessità della stimolazione! Eventualmente usa maggiore delicatezza e pazienza.
Può accadere che durante l’autotrattamento si abbiano sensazioni più o meno evidenti come, per esempio, calore, formicolii, spasmi. Tutte queste manifestazioni indicano che ha avuto inizio il processo di cambiamento e di evoluzione energetica stimolato dal nostro trattamento.
In alcuni casi lo stimolo dato al nostro organismo mediante l’autotrattamento può dare segnali nelle ore successive (anche il giorno successivo) e non subito dopo il trattamento.
In alcuni casi si può avere, inoltre – così come anche in altri sistemi riflessi e in altre discipline di cura non convenzionale – un “effetto paradosso” che si manifesta con un apparente peggioramento dei sintomi. A questo apparente peggioramento segue, poi, un miglioramento.
Per quanto tempo
Questo autotrattamento va eseguito con costanza per alcuni minuti (10-15 minuti) ogni giorno per un totale di 21 giorni.
Autore: Laura Vanni, operatrice tuina
Laura Vanni è operatore tuina-medicina cinese con diverse specializzazioni. E’, inoltre, istruttore certificato SNaQ (sistema nazionale di qualifiche degli operatori sportivi adottato dal CONI) di qi gong e taijiquan stile Yang presso la Hung Sing Martial Arts Kung fu Academy. Precedentemente ha conseguito la laurea in sociologia e il dottorato in metodologia delle scienze sociali e politiche lavorando per circa 15 anni nel settore della ricerca sociale e di mercato. Ha scritto diversi libri divulgativi sui temi della medicina cinese, della meditazione e del qi gong.
SCELTI PER TE
Per avvicinarti allo studio della medicina cinese leggi: “Medicina Tradizionale Cinese. Teorie di base per i primi passi” scritto da Laura Vanni (autrice dell’articolo che hai appena letto).
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