Caffè al ganoderma? No, grazie! #bufalecinesi
Da qualche tempo ormai si sente parlare e si legge di un nuovo prodotto “miracoloso”: il caffè al Ganoderma lucidum, in cinese 靈芝 (Língzhī in pinyin), conosciuto anche come Reishi.
Ma cosa sarebbe questa cosiddetta panacea di tutti i mali?
Il Ganoderma lucidum in medicina cinese
Il Ganoderma lucidum è un rimedio molto usato nella medicina cinese.
Secondo i principi della farmacologia cinese, il suo sapore è dolce e amaro, la sua natura neutra, si dirige agli organi (Zangfu) Cuore, Polmone, Milza e Rene.
Le sue azioni tradizionali sono:
- nutre il Cuore
- calma lo shen (aspetto mentale / psicologico / emotivo)
- tonifica il qi (“energia”) e nutre il sangue
Queste azioni gli hanno fatto meritare il nome di “Fungo dell’Immortalità”.
Per le sue proprietà, in medicina tradizionale cinese il Ganoderma è usato per le condizioni di Deficit con astenia fisica e psichica, respiro corto al minimo sforzo, insonnia, disturbi della memoria, inappetenza.
Il caffè al ganoderma: ma davvero fa bene come dicono?
Il caffè al Ganoderma è una bevanda al caffè che contiene, per bustina, tra 70 e 175 mg di polvere di Ganoderma.
Considerando che la posologia media terapeutica del prodotto in compresse di polvere è di 1.5-3 gr al giorno, che 1 compressa contiene circa 300 mg di Ganoderma e che la sua posologia è, quindi, di 5-10 compresse al giorno, si dovrebbero bere da 15 a 30 caffè al giorno per avere una dose terapeutica o anche solo utile per la prevenzione.
Ancora, in alcuni prodotti delle maggiori aziende che commercializzano il caffè al Ganoderma, oltre al caffè e al Ganoderma troviamo altri ingredienti decisamente non salutari:
- sciroppo di glucosio
- stabilizzanti (mono-idrogeno fosfato di potassio (E340)
- regolatori di acidità
- derivati del latte
- coloranti
- zucchero
Un cocktail di chimica non male!
“Un altro aspetto che non convince del Ganoderma Lucidum”, come scrive Altroconsumo,
“è anche la sua modalità di vendita. Spesso, infatti, dietro la commercializzazione di prodotti che lo contengono, si nascondono vere e proprie vendite piramidali. Oltre alle promesse (non mantenute) sulla salute, perciò, si uniscono quelle di guadagni facili e di rapide opportunità di carriera”.
Conclusione. Caffè al Ganoderma sì o no?
In conclusione, se il Ganoderma ci serve, assumiamolo sotto forma di compresse di polvere (solo dietro ricetta e indicazioni di un medico esperto in farmacologia cinese), altrimenti prendiamo un buon caffè (di quello “normale”)!
Per le azioni farmacologiche del Ganoderma lucidum vedi: http://www.shen-nong.com/eng/herbal/lingzhi.html#f.
Vito Marino
medico esperto in agopuntura