Yin o Yang? Facile a dirsi (e in realtà è facile)!
Questa cosa è yin o yang?
Quando uno studente di medicina cinese si trova al confronto con la dialettica yin-yang, questa sembra molto semplice.
Quando la deve applicare allo studio di una manifestazione di squilibrio, però, si rende conto che il proprio ragionamento spesso slitta e porta a conclusioni che non sono in linea con i principi da applicare.
Yin yang sono la via del cielo e della terra,
le leggi e i principi delle diecimila cose,
padre e madre del cambiamento e della trasformazione,
radice e inizio della vita e della morte,
dimora dello splendore degli spiriti-shen.
Suwen cap. 5:
Ecco i caratteri di Yin e Yang
Sappiamo che secondo i caratteri tradizionali Yin rappresenta il lato ombreggiato di una collina, Yang il lato soleggiato.
陰 Yin e 陽 Yang
A sinistra 侌 yīn, composto da 今 jīn ‘adesso’ in alto e 云 yún ‘nuvole’ in basso, quindi “presenza di nuvole”. Successivamente 阝(阜 fù) ‘collina’ fu aggiunto per indicare il lato ombroso di una collina, e nella forma semplificata 月 yuè ‘luna’ al posto di 侌 yīn.
A destra 昜 yáng: il 日 rì sole con dei 勿 wù raggi che scendono in basso. Successivamente 阝(阜 fù) ‘collina’ fu aggiunto a indicare il lato soleggiato di una collina, e nella forma semplificata 阳 a destra 日 ha sostituito 昜.
Yin o yang: dalla teoria alla pratica
Facciamo un esempio. Una persona soffre di mal di testa:
- la localizzazione è “a tutta la testa”
- non ci sono regole precise nella sua insorgenza
- dura da molto tempo
- la caratteristica del dolore è di accompagnarsi a una sensazione di testa fredda, ghiacciata
- polsi e lingua non rivelano alterazioni significative.
In una situazione del genere ci potrà interrogare sulla capacità di “dare” nei confronti dei propri congiunti, o di “lasciare andare” il ricordo di avvenimenti spiacevoli. Si potrà indagare sulla condizione di realizzazione lavorativa, o di aderenza tra quello che il paziente pensa sia il suo realizzarsi e quello che la vita gli ha permesso di fare o costruire.
Tutte domandi interessanti che richiedono, tuttavia, una capacità di indagine e di analisi che gli psicoterapeuti affinano in anni di studio, lavoro e analisi personale. Non è questo il percorso del medico o dell’operatore di medicina cinese.
Resta il fatto che, insieme a manifestazioni generiche come quelle del paziente in esame, una è molto precisa, la caratteristica del dolore legata al freddo.
Una guida alla lettura del caso può essere la comparazione tra la Legge di Opposizione di yin-yang e il Ragionamento Anapodittico degli stoici. Tra l’altro le due correnti filosofiche sono nate nello stesso periodo in Cina e nelle provincie romane del vicino oriente.
In particolare faremo riferimento a Crisippo, il filosofo stoico della Cilicia, attuale costa meridionale della Turchia.
Yin o yang? La legge di Opposizione (Scuola Naturalistica, 350 – 270 a.C.).
Viene simboleggiata dall’acqua e dal fuoco, sostanze dotate di qualità, appunto, opposte: l’acqua è fredda (yin), va verso il basso, non ha colore, ecc.; il fuoco (yang) è caldo, va verso l’alto, è luminoso, ecc. .
Per estensione del ragionamento analogico, nel corpo umano la parte esterna è yang, gli organi interni yin; la schiena è yang, torace e addome yin; la parte sopra-ombelicale è yang, la sotto-ombelicale yin; la faccia laterale degli arti è yang la faccia mediale yin; gli organi “cavi” sono yang rispetto a quelli “pieni” yin; le attività funzionali (il Qi degli organi) sono yang rispetto alle sostanze nutritive (il “sangue”, in medicina tradizionale cinese), ecc.
Il crepuscolo rispetto al giorno è yin ma rispetto alla notte è yang. La mattina è yang rispetto alla sera, ma la mattina di un giorno invernale è yin rispetto a quella di un giorno estivo.
Allora dobbiamo acquisire anche questa nozione: non c’è uno yin o uno yang assoluto, ma tutto è relativo.
Yin o yang? Il Ragionamento Anapodittico di Crisippo
Per provare a chiarire ulteriormente la differenza fra yin e yang, proviamo a pensare fuori dagli “schemi cinesi” e ad analizzare alcuni esempi di figure di base di ragionamenti anapodittici di Crisippo (stoico, vissuto tra il 281-278 e il 208-295 a.C.):
- Se è giorno c’è luce. Ma è giorno, dunque c’è luce.
- Se è giorno c’è luce. Ma non c’è luce, dunque non è giorno.
- Non può essere insieme giorno e notte. Ma è giorno, dunque non è notte.
- O è giorno o è notte. Ma è giorno, dunque non è notte.
- O è giorno o è notte. Ma non è notte, dunque è giorno.
Riletta alla luce della dialettica yin-yang diventa:
- Uno squilibrio o è yin o è yang. Ma ci sono segni ci calore, dunque è yang.
- Uno squilibrio o è yin o è yang. Ma non ci sono segni di calore, quindi non è yang.
- Non può essere insieme yin e yang. Ma è yang, dunque non è yin.
- O è yin o è yang. Ma è yang, dunque non è yin.
- O è yin o è yang. Ma non è yang, dunque è yin.
Tornando al paziente di cui sopra, il mal di testa può essere di tipo yin o di tipo yang, tutto il resto delle sue manifestazioni possono appartenere allo yin o allo yang.
Ma il freddo è yin, in quanto in medicina cinese si studia che il freddo appartiene allo yin e il calore allo yang. Parafrasando quindi Crisippo di Cilicia:
- Se c’è yin c’è freddo, se c’è yang c’è calore. Ma c’è yin, quindi c’è freddo.
- Se c’è yin c’è freddo, se c’è yang c’e calore. Ma non c’è calore, quindi non è yang.
- Non può essere insieme yin e yang. Ma è yin, dunque non è yang.
- O è yin o è yang. Ma è yin, quindi non è yang.
- O è yin o è yang. Ma non è yang, dunque è yin.
Conclusioni: yin o yang?
In conclusione, il mal di testa può presentare diverse condizioni, anche miste. Ma una cosa è certa. Nel caso del paziente esaminato c’è freddo, quindi il suo mal di testa è yin.
Se si applicasse questo ragionamento sempre, per ognuno dei dati ricavati dai Quattro Metodi di Valutazione Energetica, la valutazione energetica stessa sarebbe sempre condivisa, all’interno dello stesso schema di ragionamento e modello epistemologico.
Vito Marino
medico agopuntore